È in aumento il fenomeno degli extracomunitari che dietro compenso di denaro vengono fatti figurare come residenti in qualche comune pur non essendo vero.
E questo non accade solo nelle regioni del sud ma a quanto pare anche in Umbria dopo che si è appreso che i carabinieri hanno individuato due dipendenti del Comune di Todi e due professionisti della stessa città che arrotondavano con questo sistema.
Ora in quattro sono stati indagati in quanto, “dietro promessa di somme di denaro o altra utilità concorrevano alla formazione di atti pubblici falsi attestando a favore di cittadini extracomunitari: falsamente la loro residenza nel Comune di Todi ed il possesso di requisiti per il conseguimento della cittadinanza italiana “iure sanguinis”.
I militari hanno dato esecuzione dell’ordinanza del Gip del tribunale di Spoleto per “falsità ideologica e materiale in atti pubblici e documenti informatici, istigazione alla corruzione e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio”.
L’ordinanza prevede l’interdizione dagli uffici per i pubblici ufficiali e il divieto di esercizio dell’attività professionale per gli altri due indagati.