Gli avvocati del primo cittadino di Terni, Guido Calvi e Attilio e Daniele Biancifiori, hanno sostenuto l’estraneità dei fatti che hanno coinvolto Di Girolamo in un giro di appalti nell’ambito dell’inchiesta ‘Spada’, aperta dalla procura ternana, che ipotizza irregolarità nell’affidamento di alcuni appalti a cooperative e aziende:nella stessa indagine è stato indagato anche l’assessore Bucari.
Per il Sindaco di Terni venne ordinata la misura cautelare per cui rimane ancora oggi gli arresti domiciliari.
Infatti il Tribunale del Riesame di Perugia si è riservato di decidere in merito alla richiesta avanzata dalla difesa di Leopoldo Di Girolamo della revoca della misura cautelare.
All’assessore Bucari vennero revocati i domiciliari, ma rimase la sospensione dall’attività amministrativa. Anche il suo legale, Roberto Spoldi, ha chiesto la revoca del provvedimento e pure in merito alla sua posizione i giudici si sono riservati di decidere. I difensori di Di Girolamo hanno sostenuto l’estraneità alle accuse motivando la tesi che il loro assistito si è limitato a mantenere il ruolo di indirizzo politico e non di gestione tecnica ed amministrativa.