Un rapido scambio di battute davanti ad un ipermercato di via Gramsci tra un uomo e una donna che non passa inosservato agli agenti della Squadra Antidroga che ieri pomeriggio erano in servizio proprio in quella zona per l’attività di contrasto e di prevenzione dello spaccio.
Hanno riconosciuto nella donna una giovane tunisina legata al mondo della tossicodipendenza e quando l’hanno vista appartarsi con l’uomo in una via adiacente hanno deciso di intervenire.
L’uomo, un giovane straniero, si è mostrato da subito molto agitato e dato che non aveva con sé alcun documento di identità è stato portato in questura. Dai controlli della Polizia Scientifica sono emerse le sue generalità: tunisino, 29 anni, clandestino, con numerosissimi precedenti per spaccio, reati per i quali era già stato arrestato e scarcerato più volte proprio in Umbria.
Incalzato dagli agenti, ha dichiarato di avere un ovulo con 50 grammi di eroina nel retto: immediatamente sono stati attivati tutti i protocolli necessari presso l’Azienda Ospedaliera per predisporre gli esami diagnostici idonei ad attestare la veridicità delle dichiarazioni e soprattutto per scongiurare il pericolo di vita del giovane nord-africano, se l’involucro di fosse rotto, infatti, sarebbe sicuramente deceduto per la massiccia assunzione della sostanza stupefacente.
Durante la fase preparatoria degli esami clinici, però, l’uomo è stato perquisito e dal calzino del piede destro è saltato fuori l’involucro, effettivamente contenente 51 grammi di eroina. “Speravo di buttarlo via mentre mi preparavano per le radiografie”, dirà agli agenti.
E’ stato arrestato per spaccio e stamattina verrà giudicato per direttissima, come disposto dal Pubblico Ministero Tullio Cicoria.