Come riporta il Messaggero “non parte il processo nato in seguito all’inchiesta “Spada”‘ che ha visto gli arresti dell’ex sindaco di Temi Leopoldo Di Girolamo e dell’ex assessore Stefano Bucari il 2 maggio del 2017”.
Il giornale ricorda che sono venti gli imputati di fronte al tribunale in composizione monocratica e che al centro delle contestazioni sostenute dalla procura di Terni, c’è l’ipotesi di turbata libertà degli incanti legata gli appalti comunali per la manutenzione del verde pubblico, per la gestione dei servizi cimiteriali e dei servizi turistici presso la Cascata delle Marmore.
Il giudice Barbara Di Giovannantonio si è astenuta dal giudizio, sollevando autonomamente un problema di compatibilità. Nel contesto dell’indagine, da componente del collegio a cui era stata sottoposta un’istanza di riesame “reale” per atti sequestrati dagli inquirenti ad alcune coop originariamente coinvolte, si era espressa nel merito. Da qui la decisione del magistrato di astenersi e rimettere gli atti alla presidente del tribunale per l’assegnazione ad un nuovo giudice con definizione di una nuova data per l’inizio del processo.