Una cappellina di quartiere non è il posto dove si possa svolgere un funerale, secondo le rigide regole della diocesi. E a ‘farne le spese’ è stato Marco Diamanti, 39 anni, giocatore del Terni rugby, che ha recentemente perso il padre.
Così il parroco non ha potuto che eseguire gli ordini nonostante le pressanti richieste della famiglia dove è presente una disabile.
“Sì, è proprio così, mamma in particolare ci teneva a fare la messa di papà proprio lì. A malincuore ci siamo dovuti rivolgere altrove. Ho parlato con un altro parroco che mi ha dato subito la sua disponibilità” è quanto ha affermato lo sportivo.
Sembra che la chiesetta prescelta sia dedicata solo alle messe ma non si capisce la rigidità formale per una cerimonia che poteva essere svolta in qualsiasi posto consacrato, come la cappellina di via Mentana.