Per la prima volta dopo anni le bollette sono destinate ad alleggerirsi quasi per tutte le 122 mila utenze dei comuni della provincia di Terni. Per quanto riguarda le utenze domestiche la tariffa base passa da 2,58 euro a 2,48 euro a metro cubo con una diminuzione di circa il 3%. Percentuale che sale fino al 30% nel caso della tariffa per la terza fascia di eccedenza ovvero superiore agli 88 metri cubi per abitante. Complessivamente la rivisitazione delle tariffe premia anche le altre utenze – industriali, commerciali e artigianali – con risparmi che andrebbero dal 15 al 25% circa in base alle fasce di eccedenza.
Come riporta il Corriere dell’Umbria, chi rischia invece di pagare per tutti sono gli alberghi. Con il nuovo sistema infatti sparisce l’agevolazione a loro riservata della tariffa unica al di là del consumo, finora 4,14 euro al metro cubo. Anche per le strutture ricettive vengono individuate le fasce di eccedenza. La tariffa base, fino a 180 metri cubi, è lievemente inferiore a quella unica attuale (3,98 euro al metro cubo) ma sale vertiginosamente, dal 23 al 40%, nelle fasce più alte: 5,43 euro a metro cubo dai 181 ai 360 metri cubi e 6,88 euro al metro cubo oltre i 360. Gli effetti si vedranno con le prime bollette del 2019 anche se le nuove tariffe hanno validità dal 1 gennaio 2018 e saranno quindi retroattive. «Il gestore – si legge nella delibera Auri – provvederà ai conguagli qualora positivi per l’utente con la prima bolletta utile». «Stiamo verificando quali saranno gli effetti – spiega Riccardo Cristofori di Confindustria Alberghi Orvieto – ma se così fosse sarebbe un’ulteriore penalizzazione per il settore senza contare che strutture come b&b e case vacanze pagano la tariffa domestica».