Una rete di circa 300 legali è quella presentata da oggi fino alla fine di settembre della Fondazione Luigi Guccione Onlus, Ente Morale Vittime della Strada, per l’assistenza alle vittime della strada.
Nel mese di settembre si terranno 20 conferenze stampa di presentazione degli obiettivi e delle iniziative della Rete Legale a sostegno delle vittime e per sollecitare le istituzioni pubbliche a fare di più anche con azioni legali a difesa degli interessi delle vittime e delle utenze vulnerabili.
L’Umbria anticipa questa campagna anche per i particolari ritardi che nella regione si è maturato in ordine alle politiche di sicurezza stradale.
Nel decennio trascorso l’indice di mortalità è stato del 2,7 mentre a livello nazionale del 1,9. Il numero dei morti, sempre nel periodo 2001-2010, è diminuito in Umbria del 32,5% mentre a livello nazionale del 42,4%. 984 morti nel decennio passato: 8,7 morti ogni 100.000 abitanti in Umbria, 6,8 morti in Italia.
Un sistema regionale che appare, nonostante le dichiarazioni delle amministrazioni locali, ancora in affanno, in serio ritardo.
Per questo FLG, le Sentinelle della sicurezza stradale, la Rete Legale FLG lavoreranno fino a settembre per presentare un vero e proprio Dossier Sicurezza stradale in Umbria.
Decennio d’Azione 2011-2020 (ONU, OMS, ONG).
Il giorno 11 maggio 2011 in oltre 100 Paesi del mondo, è avvenuto il “lancio” del Piano d’Azione per la sicurezza stradale 2011-2020 (www.decadeofaction.org ed www.decenniodazione.it). E’ un fatto importante, non solo simbolico, che organizzazioni economico-sociali ed Istituzioni in tutti i Paesi del mondo si trovino insieme per stringere un “Patto” di azione comune contro la violenza stradale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha favorito l’incontro e coordinato, in questi anni e continuerà a farlo in futuro, il lavoro di quasi 100 Organizzazioni Non Governative di tutti i Continenti (molte delle quali di vittime della strada, per l’Italia eravamo presenti noi) che hanno contribuito ad elaborare una Carta per la sicurezza stradale e il Piano di Azione per il Decennio 2011 – 2020.
Le città saranno, nel decennio appena aperto, la nuova “frontiera” della sicurezza stradale e della nuova visione di mobilità “dolce”, sostenibile ormai non più rinviabile.
Sarebbe auspicabile che il Consiglio regionale dell’Umbria – coinvolgendo il sistema amministrativo locale – fosse convocato straordinariamente sui temi della sicurezza stradale e della mobilità (ma anche sui diritti delle vittime e dell’utenza vulnerabile). Noi garantiremmo una mobilitazione di competenze inteinterdisciplinari (sociali e tecniche) per aiutare la Regione in questo sforzo comune. Sui contenuti costruiti dalle ONG e dall’ONU e dall’OMS.
Apertura Centri di assistenza alle vittime. Proposta concreta.
La Regione Umbria apra subito dei centri di Assistenza per le vittime utilizzando i fondi che le vengono destinati con il 10,50% della RCAuto. Sarebbe un dovere dello Stato e delle sue Istituzioni offrire il necessario aiuto attraverso la creazione di appositi Centri di assistenza – gestiti anche con il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile più rappresentative – nelle diverse province dove le vittime possano ricevere una qualificata assistenza e consulenza in campo medico, sociale, psicologico e legale. La Regione Umbria potrebbe attivare alcuni centri di assistenza. Favorire in ogni città capoluogo di provincia la costruzione delle Case Rosse (come il sangue, visibile, delle vittime) dove sentinelle della sicurezza stradale, legali, medici, psicologi volontari accoglieranno le vittime per un’opera di assistenza interdisciplinare volontaria. Dove si incontreranno i cittadini per trovare/dare informazioni ed assistenza e partecipazione.