Un’ampia panoramica dell’innovazione dei mezzi tecnici per l’agricoltura, la presenza di qualificate mostre nel settore zootecnico delle diverse specie e razze, l’approfondimento delle tematiche che interessano il comparto agricolo in attesa dell’entrata in vigore della nuova Pac 2014-2020 caratterizzano la 46/a edizione della rassegna agrozootecnica in programma dal 28 al 30 marzo prossimo all’Umbriafiere di Bastia Umbra.
La partecipazione di industrie e aziende costruttrici di macchine e attrezzature agricole, diretta o mediante concessionari, conferma anche quest’anno l’interesse commerciale degli operatori del settore per una rassegna che ha raggiunto, con largo anticipo, il tutto esaurito degli spazi espositivi.
“E’ presente un’ampia diversificazione merceologica – fa presente il presidente di Umbriafiere, Bogliari – che facilita le scelte degli imprenditori nel progettare modelli aziendali e associativi idonei per un’agricoltura multifunzionale non disgiunta da quella specializzata”.
La formula fieristica di mostra–mercato, oltre alla qualificata e selettiva partecipazione di allevamenti zootecnici, propone una panoramica completa della meccanizzazione agricola e dell’impiantistica agroindustriale con i saloni specializzati Bancotec, Oleatec e Enotec con macchine e attrezzature per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Grande attenzione anche alla sicurezza in agricoltura con lo svolgimento della seconda edizione del “Concorso Sicurezza 2014”, organizzato da Umbriafiere e dall’Enama (Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola). L’iniziativa intende promuovere la ricerca, la sperimentazione e l’adozione di tecnologie avanzate per prevenire gli infortuni, sensibilizzando soprattutto agricoltori, agromeccanici e hobbisti a scegliere e utilizzare mezzi meccanici che garantiscano la sicurezza nella fase operativa.
“L’azione di prevenzione antinfortunistica che i due enti hanno condotto da tempo – sottolinea Bogliari – con iniziative articolate in prove in campo, convegni e campagne di informazione e divulgazione hanno trovato, nelle passate edizioni di Agriumbria, un notevole interesse sia parte degli utilizzatori che dei costruttori di mezzi meccanici. Con questa concorso Umbriafiere e Enama intendono premiare con riconoscimenti le aziende costruttrici che anno investito nell’innovazione tecnologica la progettazione dei mezzi meccanici riservando priorità al fattore sicurezza”.
Agriumbria si segnala, in particolar modo, per la presenza di qualificate mostre nel settore zootecnico delle diverse specie e razze (bovini, ovicaprini, suini, equini e avicunicoli).
Tra le mostre emerge la 29/a edizione della mostra nazionale dei bovini di razza chianina iscritti al libro genealogico, organizzata dall’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini da Carne) in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Umbria, Toscana e Veneto.
La partecipazione di 150 riproduttori provenienti dalle migliori aziende dislocate nelle aree di allevamento, conferma l’insostituibile lavoro di miglioramento che l’Anabic, nonostante la drastica decurtazione del 35% di finanziamenti decisa dal Ministero delle Politiche Agricole per l’attività di ricerca e di selezione, sta conducendo da 50 anni.
Oltre alla mostra nazionale della chianina, l’Anabic presenterà capi delle razze autoctone da carne (Marchigiana, Romagnola, Maremmana, Podolica), iscritti al libro genealogico, che costituiscono il patrimonio zootecnico sul quale l’Anabic svolge le prove di performance test eseguite sulla linea maschile, la valutazione genetica, l’istituzione della banca del Dna e la profilassi delle malattie genetiche.
La presenza di delegazioni di allevatori provenienti dai diversi continenti, in particolare da paesi africani, testimonia l’interesse nei confronti di queste nostre razze autoctone che hanno rappresentato, e rappresentano, il “seme” della zootecnia internazionale.
Bovini non solo da carne, ma anche da latte arricchiscono la presenza zootecnica ad Agriumbria 2014 con la mostra interregionale della razza frisona italiana organizzata dall’A.R.A. Umbria e dall’Anafi. E’ una mostra alla quale parteciperanno allevamenti dell’Italia centrale e, quest’anno, anche della pianura padana i cui allevatori ritengono l’appuntamento zootecnico umbro una vetrina dell’eccellenza della zootecnia da latte.
Il Consorzio di Tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” partecipa con diverse iniziative promozionali di educazione alimentare per far conoscere la carne chianina certificata IGP, allestendo in appositi spazi fieristici eventi e incontri non solo con il pubblico, ma anche con gli alunni delle scuole e degli istituti alberghieri dell’Umbria.
Nell’ambito dei momenti di approfondimento della manifestazione ci sarà spazio per il progetto “Pollo rurale” ”, promosso dalla Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Perugia, che ha come obiettivo l’allevamento a terra non intensivo dell’animale e la conservazione e valorizzazione di razze autoctone a lento accrescimento per il loro utilizzo in incroci con linee genetiche più produttive e idonee a essere allevate con il sistema estensivo e consociativo in terreni nei quali vengono praticate determinate colture (oliveto, prati pascoli).
Al progetto, realizzato dai Dipartimenti di Agraria e Veterinaria dell’Università di Perugia, partecipano la Regione Umbria e diversi operatori privati per la parte mangimistica, la fornitura di pulcini da allevare, la struttura che ospiterà i primi allevamenti e l’impianto di macellazione, prima struttura itinerante che va direttamente nelle aziende, unica nel suo genere in Europa.
Di rilievo anche il convegno che riguarda l’agricoltura sociale, con l’analisi della situazione normativa ed operativa a livello nazionale e regionale.