Umberto Bindella, accusato di aver ucciso Sonia Marra è stato definitivamente assolto. La sentenza è arrivata dopo quattro ore e mezzo di camera di consiglio in Corte d’Assise d’appello. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 24 anni per l’omicidio della studentessa. Umberto Bindella non era in aula, erano presente solo i suoi legali, come pure erano presenti gli avvocati di Sonia Marra.
Sonia Marra scomparse dalla sua abitazione di Elce il 16 novembre 2006, aveva 25 anni. Di lei non si è più ritrovata traccia.
In mattinata il pm Giuseppe Pettrazzini e il sostituto procuratore Claudio Cicchella, avevano ribadito le motivazioni della richiesta a 24 anni di carcere per Bindella, appoggiata dal legale di parte civile che ha parlato di risultanze univoche sulle responsabilità.
«Chiacchiere solo illazioni, sono costruzioni fantasiose» – ha detto il legale di Bindella, l’avvocato Daniela Paccoi. «Come ha detto la corte di primo grado, qui hanno cercato di ovviare trovando elementi attraverso delle modifiche della prova dichiarativa perché qui non essendoci elementi concreti, si è cercato di manipolare la prova dichiarativa che è quella più suscettibile».
Il caso di Sonia Marra, la studentessa pugliese, originaria di Specchia, scomparsa da Perugia 12 anni fa resta dunque un mistero. L’ex guardia forestale, Umberto Bindella, assolto nell’ottobre del 2017 dalla Corte d’Assise di Perugia con formula piena, esce quindi definitivamente di scena.
Per i giudici della Corte d’Assise a porre fine alla vita di Sonia non è stato l’imputato Umberto Bindella, con cui aveva avuto una breve relazione sentimentale.