Un marocchino di 27 anni, titolare di una piccola macelleria a Cittò di Castello, è accusato di aver utilizzato la propria ditta individuale per simulare 13 rapporti di lavoro con altrettanti extracomunitari di origine magrebina.
Dagli accertamenti svolti dagli agenti del commissariato tifernate a carico del commerciante, ha preso le mosse un'indagine dello stesso commissariato di polizia e del nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Perugia (con il coordinamento della Procura della Repubblica di Perugia) che hanno denunciato 14 persone, residenti a Città di Castello, Sansepolcro (Arezzo) e Torino.
I denunciati sono stati ritenuti responsabili di aver costituito finti rapporti di lavoro, creando false posizioni previdenziali ed assicurative, favorendo cittadini extracomunitari.
I falsi rapporti lavorativi, costituiti mediante comunicazioni telematiche alla banca dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali da parte di professionisti risultati estranei ai fatti, sarebbero stati poi utilizzati dai cittadini extracomunitari per ottenere in maniera fraudolenta indennità di disoccupazione e di maternità, e titoli di soggiorno.