E’ iniziato il processo per un caso di estorsione perpetrato nei confronti di un commerciante ternano in difficoltà, gli imputati sono due, entrambi di origini napoletane e residenti nel comprensorio di Viterbo.
I fatti si riferiscono a diversi anni fa: il commerciante di scarpe, tra l’ altro abbastanza conosciuto, è finito nelle mani degli strozzini per via di scelte evidentemente sbagliate.
La somma da restituire era pari a 32 milioni di Lire, (equivalenti a circa 16mila euro), inizialmente ha cercato di restituirli un po’ per volta ma, alla fine non ce l’ha fatta e lì sono iniziate le minacce, non propriamente “velate” dei due malviventi: telefonate e sms minatori, me anche intimidazioni fatte di persona.
Un incubo, culminato con l’aggressione alla moglie del negoziante perseguitato, a cui è stata strappata la camicia, in un’ altra circostanza, uno dei due imputati, un 53enne, sarebbe entrato in casa della coppia, cospargendo di benzina il pavimento della loro camera da letto minacciando di dare fuoco a tutto.
Purtroppo le minacce non sono state vane, tant’ è che, pochi mesi dopo, anziché la casa, è stata data alle fiamme una Panda di proprietà del commerciante.
Al momento, i giudici stanno vagliando le prove a carico degli indagati, si tornerà in aula il 4 Dicembre.