Sul tavolo c’è l’ipotesi di allargare la fascia delle famiglie che possono accedere allo sconto nella bolletta energetica
Dopo lo sforzo fatto a fine settembre, pari a 3,5 miliardi, per annullare gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziare il bonus sociale, il governo ha pensato di allargare la fascia delle famiglie che possono accedere allo sconto nella bolletta energetica. Sul tavolo c’è l’ipotesi di allargare la fascia delle famiglie che possono accedere allo sconto nella bolletta energetica e per le quali, con l’ultimo intervento del governo a settembre, è stato praticamente annullato l’impatto dei rincari di luce e gas.
Il fondo per affrontare i rincari delle bollette di luce e gas è salito a 2,8 miliardi, riporta il Sole24Ore. Oltre ai 2 miliardi già previsti in manovra, si sono sommati altri 500 milioni, assicurati dai risparmi conseguenti all’intervento per la nuova Irpef e ulteriori 300 milioni recuperati dal Bilancio.
Sempre che questo sia sufficiente.
Sì, perché con l’inflazione in crescita il rischio stangata sulle tasche degli italiani è sempre più concreto. In tanti in queste ultime settimane, malgrado le rassicurazioni della presidente della Bce Christine Lagarde, hanno lanciato l’allarme, dagli industriali alle associazioni dei consumatori. Alla fine di questo anno, quando saranno comunicati gli aggiornamenti delle tariffe di gas naturale ed elettricità, non si avranno soprese in positivo. Già si parla di rincari record.
Per famiglie e piccole imprese si prevede un aumento fra il 20% ed il 25% rispetto ai mesi scorsi per l’energia elettrica, mentre per quanto riguarda il gas naturale il rincaro sarà maggiore: 35-40%. Da qui la decisione del governo di stanziare ulteriori risorse per arginare l’impennata dei prezzi. Un ultimo provvedimento in tal senso è stato già inserito all’interno della prima bozza della legge di Bilancio, con 2 miliardi di euro, e pochi giorni fa il consiglio dei ministri ha aggiunto ulteriori 1,8 miliardi di euro, per un totale di 3,8 miliardi. Basterà? A quanto pare la cifra stanziata non sarà sufficiente a ridurre significativamente la spesa che dovranno affrontare i consumatori.
I rincari, purtroppo, sono inevitabili. La crisi economica causata dal Covid ha portato ad un’impennata dei prezzi delle materie prime al momento della ripresa. Il prezzo del petrolio al barile è quasi raddoppiato, ed il metano ha subìto una vera e propria impennata, con un aumento pari a 400% da inizio anno. Il fatto che ci troviamo ormai alle porte della stagione più fredda ha influito ulteriormente sul prezzo.
Secondo gli esperti, i prezzi cominceranno a calare solo a partire dal secondo trimestre dell’anno, per poi scendere drasticamente nella seconda metà del 2022. Si tratta, però, solo di previsioni, ed il governo deve in ogni caso trovare una soluzione per limitare la stangata in arrivo. C’è chi parla di cancellare temporaneamente l’Iva, anche per aiutare le imprese, ma è ancora tutto da decidere.
Stando alle stime si rischia un aumento di circa 800 euro per ciascuna famiglia. Nomisma, società che realizza ricerche di mercato e consulenze, ha calcolato che la bolletta per l’energia potrebbe crescere del 17%, mentre il gas del 50%. Ciò si traduce in un aumento pari a 136 euro per la luce ed a 679 per il gas, che porta ad un totale di circa 800 euro. Ma non finisce qui. Gli aumenti riguarderanno anche altri beni essenziali, come il cibo (-10%) e il carburante.
Proprio per questo le associazioni dei consumatori chiedono interventi incisivi da parte del governo. Non solo tagli all’Irpef, ma bonus sociali più efficaci. Vedremo se arriveranno e in quale misura.