La cooperativa che opera sulle rive del Trasimeno dal 1928 ha celebrato la festa di Santo Spiridione
Come è ormai consuetudine da tempo i pescatori di San Feliciano commemorano il 14 dicembre di ogni anno, il loro Santo patrono. Un Santo proveniente dall’oriente, Santo Spiridione, il cui nome in greco significa: regalo, dono.
Nato nell’isola di Cipro è stato scelto dai pescatori di San Feliciano come loro Santo protettore.
Mercoledì 14 dicembre, alle ore 11,30 si è prima di tutto celebrata la santa messa presso la chiesa parrocchiale di San Feliciano. A celebrarla l’arcivescovo Sua Eminenza Ivan Maffeis insieme al parroco don Angel.
Dopo la messa si è proceduto alla santa benedizione del lago Trasimeno e dei luoghi di lavoro della Cooperativa dei pescatori.
Purtroppo per colpa di un tempo inclemente carico di pioggia non si è potuta svolgere la tradizionale processione.
La cerimonia si è dunque conclusa con un pranzo conviviale su invito presso la “Locanda dei Pescatori” di Sant’Arcangelo, a cui ha partecipato il sindaco di Magione Giacomo Chiodini e la consigliera regionale Simona Meloni.
Prima del pranzo hanno espresso i loro saluti: Aurelio Cocchini, presidente della Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno, a cui ha fatto seguito Valter Sembolini, amministratore delegato della cooperativa Pescatori del Trasimeno e membro del consiglio di presidenza nazionale di Federcoopesca-Confcooperative e Carlo Di Somma presidente regionale di Confcooperative.
È stato quindi ricordato il fatto che la Cooperativa dei Pescatori è una realtà che opera dal 1928 e che da sempre rappresenta una grande eccellenza umbra, portando avanti le radici e le tradizioni del Lago. La cooperativa è costituita da una quarantina di soci, con una decina di dipendenti. Vanta un fatturato di oltre un milione di euro per un pesce di altissima qualità, che viene venduto in tutta Italia.
Un’eccellenza sottolineata anche dalla consigliera Meloni che ha voluto ricordare come: “la Regione ha sempre creduto molto nella cooperativa e nella pesca del Trasimeno. Ha creduto nella cooperativa che è un presidio importante per il territorio, anche e soprattutto per l’importanza culturale e sociale che la pesca del Trasimeno porta con sé con benefici evidenti per tutto l’indotto turistico e ambientale”.
Parole di elogio anche da parte del sindaco Giacomo Chiodini: “Pregevole il fatto che la cooperativa dia spazio ai giovani e che grazie alla sua operatività rappresenta per tutto il territorio lacustre un esempio di cui andare fieri”.
Il pranzo conviviale è stato anche l’occasione per ricordare la recente e dolorosa scomparsa del pescatore Fordis Raspati (detto Dodò), e infine per fare tanti complimenti e applausi a Laura (moglie di un pescatore), la nuova chef del ristorante, che ha servito piatti gustosissimi a base di pesce di lago e soprattutto ha fatto gustare a tutti gli ospiti un eccezionale primo, vale a dire la buonissima maltagliata condita con le uova di carpa, che tutti hanno definito buonissima.