Il dialogo fra la Preside Nivella Falaschi con studenti, famiglie e professori del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Perugia non c’è stato. Le componenti dell’Istituto volevano instaurare un dialogo con la responsabile della scuola e conoscere gli obbiettivi che si intendono raggiungere. Ma la Preside ha limitato il suo intervento alla difesa del bilancio e alla correttezza della amministrazione scolastica.
L’incontro è stato organizzato nell’Aula Magna della scuola, una sala che contiene al massimo cento persone contro le 5 mila unità che si contano nell’Istituto fra professori, studenti e famiglie. E questo è stato un motivo di contestazione da parte degli studenti, i quali hanno sottolineato come la Preside abbia sempre negato “per motivi di sicurezza” l’uso dell’aula magna (per questo le assemblee si svolgono all’aperto). Le componenti della scuola speravano in una apertura della preside con un dialogo sui problemi della scuola, ma la preside ha centrato il suo intervento sul bilancio. Gli studenti, attraverso i loro rappresentanti, hanno risposto alla “nota” diffusa nei giorni scorsi dalla Preside, affermando che nei loro interventi non hanno sollevato alcun polverone nè strumentalizzato nulla, “non siamo in malafede e non abbiamo calunniato nessuno”.
“Rivogliamo solo la nostra scuola come era prima. – hanno aggiunto – Abbiamo evidenziato, questo sì, le nostre preoccupazioni che vanno ben oltre il problema della contabilità e del bilancio: crollo delle iscrizioni del 40 per cento in controtendenza con il passato e a fronte degli altri licei perugini che invece crescono; il rischio chiusura dei curricula Bilingue e Cambridge; mancata attivazione dei progetti di arricchimento dell’offerta formativa e soprattutto mancanza di dialogo e trasparenza. Dal canto suo la Preside ha risposto su un unico punto: il bilancio e la correttezza delle finanze della scuola”.
E questo è stato contestato anche da genitori e professori che invece puntavano a chiarire punti importanti per la vita della scuola. Una scuola che da un anno all’altro ha perso il 40 per cento della sua popolazione, che ha perso il peso che aveva prima sulla formazione scolastica e che col prossimo anno scolastico rischia di perdere quattro o cinque classi. Gli studenti si sono dichiarati delusi ed hanno annunciato di aver preso contatti “con la Questura per le autorizzazioni necessarie a dare vita ad una manifestazione, lunedì, in cui dare voce a tutto il nostro disappunto. Non è questa la scuola che vogliamo. Non possiamo accettare una gestione totalmente unilaterale e affatto condivisa del nostro liceo. E, in fondo, del nostro futuro”.