Dalle prime ore del mattino di ieri ha avuto inizio una vasta operazione che ha interessato le regioni Abruzzo, Marche ed Umbria. I carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila, collaborati da personale dei Comandi Provinciali di Ascoli Piceno, Macerata, Perugia, Teramo e Terni, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misure cautelari, emessa dal G.I.P. Distrettuale di L’Aquila, nei confronti di 17 soggetti (1 sottoposto alla detenzione in carcere, i restanti agli arresti domiciliari) indagati del reato di associazione per delinquere finalizzata a favorire l’ingresso irregolare in Italia
di cittadine extracomunitarie di origine sud americana ed asiatica nonché sfruttamento della prostituzione. Con la medesima ordinanza, sono inoltre stati apposti i sigilli a3 agenzie di affari artistici e teatrali e 4 locali notturni, siti in L’Aquila, Macerata, Ascoli Piceno e Terni
L’attività d’indagine svolta dal dipendente Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, che è la complessa evoluzione di precedenti indagini avviate dal NOR della Compagnia di L’Aquila in locali notturni di questa zona, ha permesso di individuare un consolidato sodalizio criminoso (4 impresari artistici e 9 gestori di locali notturni), attivo sin dal 2010 in Abruzzo e che presenta ramificazioni in Lazio, Marche ed Umbria.
I soggetti avvalendosi dell’intermediazione di alcuni residenti in paesi del centro e sud America, ottenevano, attraverso la falsificazione della documentazione necessaria il visto d’ingresso, e l’introduzione nel territorio dello Stato italiano di giovani donne provenienti da Cuba, Venezuela e Filippine, avviate successivamente all’attività di prostituzione all’interno di locali notturni ubicati nelle citate provincie.
Il filone di indagine è collegato alla scoperta di un’organizzazione criminale operante nel centro Italia utilizzando quale copertura delle agenzie d’affari artistici ed alcuni night club. Le indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila hanno consentito di svelare una tratta di giovani donne provenienti principalmente da paesi sud americani che, una volta fatte entrare nel territorio nazionale, reclutate con la promessa di un rapido inserimento nel mondo dello spettacolo, venivano poi di fatto, avviate nel migliore di casi, a ruolo di entrenause o ballerine nei night club e sovente alla prostituzione.
Sono stati accertati nel corso un anno oltre 100 episodi di immigrazione irregolare delle ragazze che venivano private dei documenti e non possedevano alcuna forma di autonomo sostentamento.
Le indagini sono state condotte anche in riferimento alle società di arte e spettacolo che si prestavano per l’istruttoria burocratica necessaria per l’ingresso in Italia e nei confronti dei titolari dei night che assumevano le ragazze con contratti di “ballerine”, in tal senso sono stati emessi provvedimenti di sequestro sia dei locali che delle società.