Falsa dottoressa chiedeva denaro. Vestita correttamente, con modi cortesi, si presentava dichiarandosi ora mdico, ora avvocato, e dicendo di essere momentaneamente senza danaro (“il bancomat non funziona”; “ho lasciato il portafogli nello studio”) e di dover mettere un po’ di benzina nell’automobile. Così chiedeva aiuto a qualche passante, riuscendo quasi sempre a convincere qualche malcapitato che tirava fuori dal portafogli qualche banconota, dietro promessa che appena possibile quei soldi sarebbero stati restituiti. Luoghi preferiti dalla donna erano posti affollati, dove poteva confondersi facilmente; in particolare tirava le sue stoccate all’Ospedale di Santa Maria della Misericordia o vicino al Tribunale di Perugia.
La finta dottoressa o avvocato, ha tirato avanti con questo trucchetto per diverso tempo; poi è stata scoperta e denunciata alla magistratura. Il Tribunale di Perugia, su proposta della divisione anticrimine della Questura, ha disposto nei confronti della donna il regime di sorveglianza speciale per due anni; non potrà uscire di casa dalle 22 della sera fino alle 6 del mattino successivo e dovrà presentarsi ogni giorno per la firma agli uffici di polizia. Nei confronti della sedicente dottoressa o avvocato sono pendenti quattordici procedimenti penali ma è stata già condannata diverse volte.