Ferruccio Bufaloni, amministratore unico di Umbria Tpl e Mobilità Spa ha annunciato che la Ferrovia centrale umbra nel tratto da Città di Castello a Ponte San Giovanni riparte.
L’annuncio «Da giovedì 25 ottobre afferma – verrà ripreso l’esercizio commerciale. Venerdì 5 ottobre l’azienda umbra ha ricevuto dall’Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria (Ansf) l’autorizzazione alla riattivazione dell’esercizio ferroviario».
«Di intesa con Busitalia Sita Nord – ha precisato Bufaloni –, che esercisce il trasporto sulla linea ferroviaria regionale, e tenuto conto delle necessarie e preliminari attività di pre-esercizio e programmazione del personale per entrambe le società, la riattivazione dell’esercizio è stata pianificata per il prossimo 25 ottobre».
Fino al giorno stabilito tante le verifiche all’infrastruttura, indispensabili alla riattivazione della linea. Mentre fioccano valutazioni sulla qualità dell’offerta. Qualità condizionata, in larga misura, dai paletti imposti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Ma non solo. Velocità massima a 50 chilometri l’ora, rallentamenti agli scambi, “stop and go” ai passaggi a livello. Mentre cominciano a trapelare le bozze del nuovo orario, sulla falsa riga di quello che sarebbe entrato in vigore al 12 settembre senza il “niet” dell’Ansf, valido per una sorta di rodaggio fino al 30 novembre.
Ebbene, insieme ad una maggiore attenzione alle esigenze degli studenti, emergerebbe che da Città di Castello a Perugia Sant’Anna bisogna mettere in preventivo un paio d’ore. Al netto di eventuali ritardi accumulati agli incroci, all’ingresso nelle stazioni, nei chilometri su gomma.