Fine dei giochi. Di Girolamo si dimette.
Il sindaco del Comune di Terni ha annunciato ieri le sue dimissioni di fronte all’assemblea del Pd, che si è tenuta in via Mazzini, in un clima di astio e tensioni.
La decisione del primo cittadino ternano arriva in seguito alla bocciatura del piano di riequilibrio, sentenziata mercoledì dalla Corte dei Conti a sezioni riunite. Ora il Consiglio Comunale aspetta solo la lettera del Prefetto, che potrebbe arrivare già questa mattina in municipio, per ufficializzare il dissesto finanziario.
Resta da vedere se Di Girolamo ritirerà le proprie dimissioni, come permesso dal regolamento, dopo aver ascoltato le altre forze politiche in campo e dopo aver sistemato la giunta. Uno scenario che per ora resta escluso ma è pur sempre una possibilità da valutare. Se il Consiglio confermasse la fiducia al sindaco entrerebbe in azione l’Organo straordinario di liquidazione (Osl) formato da tre membri nominati dal prefetto, che per cinque anni avrebbero il compito di gestire le procedure per ripianare i debiti.
Altrimenti con le dimissioni effettive del Sindaco si andrebbe incontro al commissariamento.
Nella tarda serata è poi arrivata la sentenza del Partito Democratico che “chiede al sindaco stesso ed alla maggioranza di portare a compimento questo compito restituendo alla comunità ternana un ente che torni ad operare nei servizi, negli investimenti, nella qualità sociale ed accompagnando la ripresa. Ed il Pd di Terni secondo le indicazioni unanimemente votate dalla direzione del 16/01/2018 sarà protagonista attivo per una fase politica nuova e connotata da una apertura verso un patto per Terni in un confronto serio e franco con Governo e Regione con una rinnovata e partecipata agenda per le priorità della nostra amata città”
Ancora nulla di certo e le ipotesi restano aperte.