Secondo il quotidiano ” Repubblica” –che ha riportato la notizia all’Università ed al Comune di Perugia dovrebbe essere già arrivata la lettera dei due “tagliatori” con la richiesta di chiarimenti.
Per ambedue la spesa contestata è quella dell’energia eletrica, per la quale l’Università spende due milioni e 270 mila euro e il Comune 10 milioni e mezzo di euro, con gara scaduta nel luglio 2013.
L’Università perugina è la seconda consumatrice di energia dopo l’Università degli studI di Genova.
Cantone e Cottarelli hanno già inviato duecento lettere per contestare presunti sprechi negli acquisti, e fra i riceventi ci sono anche il Viminale, l’Arma dei Carabinieri, la Regione Lazio e l’Ospedale romano San Camillo Forlanini.
Il tono della lettera risulta ultimativo; viene chiesta copia del contratto d’appalto e il relativo dec reto di approvazione “nonché eventuali altri atti amministrativi posti a motivazione della mancata alle convenzioni vigenti della Consip” Il termine ultimo per fornire tale documentazione è stato fissato in quindici giorni.
Immediata la reazione dell’ex Assessore Comunale Lorena Pesaresi che respinge quanto affermato da Repubblica esprimendo “incredulità e stupore” per quanto riferito da Repubblica in un articolo nel quale “Travisando totalmente la verità, il quotidiano riferisce di un presunto record negativo che spetterebbe alla città, non tenendo conto che la realtà è invece totalmente all’opposto e nel pieno rispetto della legge in quanto il Comune di Perugia ha comperato energia a meno dei prezzi garantiti da Consip. Infatti, per motivi di trasparenza – sottolinea Lorena Pesaresi – va anzitutto precisato che la Gara europea per l’approvvigionamento energetico espletata nel luglio 2013 prevedeva, come condizione vincolante, che i prezzi offerti fossero al di sotto delle tariffe CONSIP. Il bando europeo richiedeva anche, oltre al risparmio economico, la fornitura di energia esclusivamente proveniente da fonti rinnovabili con garanzia d’origine. Inoltre l’importo a base di gara non era riferito solo all’illuminazione pubblica – come erroneamente riportato su “La Repubblica” – ma a tutte le utenze a carico del Comune (scuole, sedi comunali, semafori, aree verdi, impianti sportivi…). Oggi, grazie alla scelta della Giunta Boccali e alle risultanze della Gara pubblica in questione – sottolinea ancora Pesaresi – siamo semmai difronte ad un grande risultato politico in termini ambientali e di Spending review in quanto, dal 1° novembre 2013, il patrimonio del Comune di Perugia è interamente alimentato ad energia elettrica “verde” certificata, con un risparmio in bolletta di 250.000,00 Euro all’anno (rispetto alla precedente fornitura) e con una riduzione annua di emissioni di CO2 in atmosfera, pari a 12.600 t CO2/anno.
Se si tiene conto di tutto ciò – ha proseguito Lorena Pesaresi – ci si dovrebbe chiedere da dove certa stampa assuma le informazioni che poi diffonde creando disinformazione e un gratuito quanto inutile danno di immagine politica e amministrativa alla città. Credo al contrario che dovremmo invece essere portati ad esempio come prima città capoluogo di regione, per aver intrapreso una scelta vantaggiosa per le casse comunali che fornisce al contempo una risposta innovativa utile alla salvaguardia dell’ambiente e a garantire migliori condizioni di qualità della vita .” Invito il Sindaco Romizi a fare pubblicamente chiarezza su tale questione e i Parlamentari umbri a fare un’interrogazione parlamentare sulla veridicità degli elementi citati dal Commissario di Stato Cottarelli.