I Carabinieri della Stazione di Gubbio e dell’Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto 4 cittadini di nazionalità albanese per il reato di false generalità e rientro illegale nel territorio dello Stato.
Da alcuni giorni l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Gubbio era rivolta alla ricerca di un’autovettura Renault Clio notata, lunedì notte, nelle frazioni di Vallingegno e Ferratelle. Nella circostanza alcuni residenti avevano notato quattro persone all’interno di questa autovettura e, nello stesso tempo, denunciato alcuni tentati furti in abitazione.
Nei giorni successivi alla segnalazione militari in abiti civili e in uniforme hanno presidiato e pattugliato accuratamente il territorio al fine di monitorare eventuali movimenti sospetti nonché controllare il traffico in entrata ed uscita dalla città di Gubbio (Pg).
All’improvviso, nei pressi di un’abitazione, a Cipolleto, i militari della Stazione di Gubbio e dell’Aliquota Radiomobile si imbattevano con la Renault Clio oggetto di ricerca con a bordo quattro persone.
Durante la fase dell’identificazione i militari si sono subito accorti che i documenti forniti dagli occupanti della vettura erano palesemente falsi e quindi, al fine di porre in essere adeguati controlli, decidevano di condurre in caserma i fermati.
L’esito degli accertamenti effettuati sui documenti e sulle persone confermava quanto supposto: i passaporti erano falsi e lo erano anche le generalità fornite ai Carabinieri allo scopo di eludere il controllo e di non far emergere i numerosi precedenti di polizia (per tutti relativi a reati inerenti il patrimonio). In considerazione di ciò i militari traevano in arresto:B. E., albanese 34enne, K. K., albanese 26enne, M.E., albanese 28enneT.R. albanese 28enne.
La banda arrestata proveniva dall’Abruzzo e più precisamente dalla provincia di Teramo. All’interno dell’autovettura venivano rinvenuti: una torcia; un martello; una pinza; un giravite; un trapano manuale; scarpe ed indumenti da indossare verosimilmente durante la commissione di furti, e quindi la supposizione dei Carabinieri che i quattro arrestati erano in giuro per il territorio eugubino al fine di commettere reati contro il patrimonio era giusta.
Inoltre B. E., K. K. e T.R. erano stati espulsi dal territorio nazionale rispettivamente nell’anno 2012, 2005 e 2007 e quindi vi avevano fatto rientro illegalmente e comunque prima dei termini previsti dalla normativa vigente, con generalità diverse.
Gli arrestati, dopo essere stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia CC di Gubbio sono stati giudicati con rito direttissimo dall’A.G. perugia. Dopo la convalida dell’arresto, in considerazione della gravità dei reati commessi e dei numerosi precedenti di polizia a loro carico, sono stati ristretti presso la casa circondariale Perugia “Capanne”.