Continua incessante l’attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia a tutela del corretto utilizzo del denaro pubblico erogato per fronteggiare l’emergenza del sisma che ha colpito anche la nostra Provincia, con particolare riferimento alla fruizione del contributo di autonoma sistemazione.
Le Fiamme Gialle hanno individuato altri 8 soggetti che, approfittando dello stato di emergenza dichiarato a seguito della prima scossa del sisma del 24 agosto 2016, hanno falsamente attestato di risiedere abitualmente, stabilmente e in maniera continuativa in alcuni dei paesi nell’area del cratere, per poter accedere al cosiddetto “C.A.S.”, ovvero il contributo mensile spettante a coloro che abbiano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo all’abitazione resa inagibile dal terremoto.
I reati ipotizzati sono falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Si tratta di soggetti finiti questa volta nel mirino dei Finanzieri della Compagnia di Spoleto che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito le indagini, raccogliendo le prove che i soggetti deferiti non erano effettivamente residenti nelle case distrutte dal sisma. Finora, sono stati ultimati gli accertamenti complessivamente nei confronti di 27 soggetti, di cui solo 3 sono risultati regolari, in quanto 2 sono stati denunciati per falso ideologico, cioè per aver autocertificato dati falsi senza percepire contributi e 22 sono stati denunciati per falso ideologico e truffa aggravata per aver fraudolentemente percepito contributi per oltre 140 mila euro.
Nei confronti di questi ultimi è stato chiesto all’Autorità Giudiziaria il sequestro preventivo per equivalente del profitto dei reati, pari a oltre 135 mila euro (contributo irregolarmente percepito), di cui oltre 27 mila euro sono stati già eseguiti nei riguardi di sette dei 22 soggetti deferiti.