Tra i danni del terremoto particolarmente interessate le chiese, le ultime inagibili sul territorio spoletino sono quella di San Bernardino da Siena in località Sant’Angelo in Mercole (“grande lesione sul pilastro murario al primo livello in continuità con la facciata principale”); di San Giovanni Battista ad Acqualacastagna (“pavimentazione e tetto pericolante, gli interni appaiono in uno stato di forte degrado aggravato dall’assenza di infissi”); della Madonna di Castellocchio a Eggi e della Santissima Annunziata a Morro.
Questo il responso dei funzionari del Mibac, nel corso degli ultimi sopralluoghi per verificare lo stato di sicurezza dei luoghi di culto.
Il sindaco di Spoleto, attraverso delle ordinanze notificate anche alla Curia arcivescovile, ha deciso quindi di interdire a chiunque l’accesso negli edifici sacri fino a quando non verranno realizzati i lavori necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza e di provvedere a transennare le aree coinvolte. Eventuali danni a persone e cose derivanti dal mancato rispetto dei presenti provvedimenti si legge nei documenti firmati dal sindaco saranno a carico dei proprietari dell’immobile.
Le chiese lesionate dal sisma ed inaccessibili ai fedeli, stando agli aggiornamenti forniti finora dal municipio, al momento sono come detto 17.