Per ora tutto fermo. I curatori fallimentari nominati dal tribunale per la gestione di Alimentitaliani, Giorgio Meo e Fernando Caldiero, attraverso una pec hanno rinviato a data da destinarsi il passaggio degli asset a Fattorie dell’Umbria, del Gruppo Eurovo.
Congelato l’affitto del pastorizzatore ex Novelli e del marchio avito alle Fattorie dell’Umbria, ossia alla società che il primo agosto scorso aveva vinto il bando del tribunale di Castrovillari, competente per il fallimento di Alimentitaliani, la società della famiglia Greco che nel dicembre 2016 al prezzo simbolico di un euro e con la benedizione del ministero rilevò tutti gli asset salvo poi fallire un anno dopo.
Non è chiaro cosa abbia spinto Meo e Caldiero alla frenata, mentre è certo che da agosto a oggi la trattativa sindacale per l’ingresso di Fattorie dell’Umbria nel sito di Spoleto si è incagliata più volte, sia per la paventata attivazione della cassintegrazione del 50 per cento della forza lavoro, vale a dire i 47 lavoratori che avrebbero dovuto essere riassorbiti, sia per le sorti del pastorizzatore è stato messo in stand by. Probabile, comunque, che in questa fase si proceda con la gestione provvisoria che però scadrà il 22 dicembre prossimo, ma potrebbe essere prorogata. Resta comunque massima l’incertezza per le sorti dei 47 dipendenti ex Novelli del pastorizzatore di Spoleto che ormai da anni fanno i conti con crisi, amministrazioni straordinarie e fallimenti.