Ci sono 9 milioni per riqualificare l’ex convitto femminile abbandonato di viale Matteotti, nel cuore del centro storico di Spoleto.
Martedì l’Inps ha reso noto di aver concluso «la seconda operazione di apporto al Fondo i3-Silver, gestito da Invimit (investimenti immobiliari italiani, società di gestione del risparmio del ministero Economia e delle Finanze, ndr), di due asset immobiliari selezionati per essere riconvertiti in residenze per anziani».
Si tratta di Villa Pulè a Verona e soprattutto dell’ex convitto femminile di Spoleto, su cui Invimit prevede di realizzare investimenti per complessivi 18 milioni di euro, equamente ripartiti.
Dal quartier generale della società confermano che per il grande stabile di viale Matteotti la dotazione finanziaria è di circa 9 milioni di euro. Il programma prevede di «avviare da subito le attività di progettazione finalizzate alla riconversione in residenze, appositamente pensate per il mercato della “terza età”, dotate di una serie di servizi collettivi in grado di coniugare le esigenze di indipendenza con quelle di socialità ed assistenza».
L’operazione con cui Inps ha ceduto i due edifici di pregio al Fondo di Invimit si inserisce nell’ambito del «Piano di investimento e disinvestimento del patrimonio immobiliare per valorizzare e rendere più renderne più efficiente la gestione», ma permetterà anche di «reintegrare gli edifici nei rispettivi tessuti urbani». Si tratta di un passo in avanti particolarmente atteso, che rientra nel percorso avviato dalla precedente amministrazione comunale, ma cui ha probabilmente dato impulso anche la mossa del mese scorso dell’ufficio tributi del municipio che ha notificato a Inps una maxi cartella da 800 mila euro circa per recuperare la tassa di occupazione di suolo pubblico (tosap) dal 2013 a oggi per palizzate e impalcature che da oltre dieci anni abbracciano nel cuore del centro storico l’ex convitto femminile.