Nell’ambito della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte”, sabato 9 giugno a Castello di Postignano, alle 18.30 si terrà l’inaugurazione della mostra di Paolo VALERIO dal titolo “Stone heart Broken heart Love Cages and Surroundings”.
L’esposizione, presentata da Giuseppe Ferraro e Luigi Maria Sicca, è allestita presso l’appartamento Sabbioneta ed è visitabile fino al 14 luglio prossimo nei seguenti orari: tutti i giorni, dalle 10 alle 22. L’ingresso è gratuito.
Paolo Valerio destinerà il ricavato della vendita delle sue opere alla raccolta di fondi per il restauro dei registri parrocchiali di Santa Maria di Preci, danneggiati dal recente sisma.
Dopo il “taglio del nastro” alla mostra, presso la chiesa SS. Annunziata, avrà luogo una proiezione video sull’artista e il suo lavoro.
Paolo Valerio è professore ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. È delegato del Rettore per gli studenti con disabilità, direttore Centro di Ateneo SInAPSi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia del Policlinico Universitario di Napoli, presidente della Fondazione Genere Identità Cultura e presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere.
A proposito delle sue opere, Paolo Valerio dichiara:
“Tutto è iniziato a dicembre di alcuni anni fa, quando un evento improvviso irruppe nella mia vita e, con la forza deflagrante del fulmine, andò a rompere le grate dietro le quali ero imprigionato, rassicurato ….
I materiali, che fino ad allora avevo guardato con interesse e raccolto sulla spiaggia o sugli scogli, cominciavano a essere soggetti e oggetti di uno sguardo “altro”. O, diverso.
Quel fulmine continua ancora a produrre i suoi effetti. E così il raccogliere incessante nel 2016 si è tradotto in vibrazioni sonore e in un ulteriore gesto compositivo, questa volta affidato alla musica elettronica, attraverso l’ingegno della mia cara amica Chiara Mallozzi che, registrando i suoni emessi nel corso del mio lavoro di assemblaggio, ha composto un brano intitolato “Dimensioni”.
In memoria di gesti, con format stabile e contenuti variabili, parte di un progetto della rete internazionale di ricerca puntOorg. Confermando, in questo modo, antiche consapevolezze, fil rouge con il mio lavoro scientifico.
Come psicologo clinico interessato agli studi di genere e all’antropologia psicoanalitica mi avventuro da qualche anno nel mondo dei “femminielli”, persone che rappresentano un fenomeno peculiare della cultura napoletana, intersecando in questo modo esperienze e vissuti delle persone LGBTQI+ che, come i miei “soggetti-oggetti- altro sguardo” sono in attesa di essere valorizzati. Perché è dalla marginalità che derivano, sempre le fonti di conoscenza e senso”
Giuseppe Ferraro è responsabile della scuola Filosofia Fuori le Mura. Tra le ultime pubblicazioni Imparare ad amare (Castelvecchi) L’anima e la voce (Filema) Lettere di un filosofo e di un ergastolano (Stampa Alternativa). Promotore delle manifestazioni “La notte dei filosofi” e di “Una piazza per sentimento”. Porta la filosofia nei luoghi d’eccezione, tra i ragazzi delle scuole cosiddette a rischio, nelle carceri tra gli ergastolani. Intende il sapere come possesso senza proprietà al pari dell’amore. È ideatore del progetto educativo “Bambini in Filosofia” (Castelvecchi).
Luigi Maria Sicca è professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II dove insegna Organizzazione Aziendale e Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane. Per l’Ateneo di afferenza è membro del Consiglio Direttivo del Centro Servizi per l’Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti (SInAPSi) e del Comitato Unico di Garanzia (CUG).
Presidente e direttore scientifico della rete internazionale di ricerca puntOorg (www.puntOorg.net), è responsabile di gruppi di ricerca per le principali società scientifiche internazionali di Economia e Management sui temi di organizzazione e gestione delle organizzazioni artistiche; Diversity Management e inclusione organizzativa; critical management studies a partire dall’ipotesi per cui le organizzazioni ad elevato contenuto di “espressività estetica” possano consentire la decodifica di materiali simbolici, significativi di molte organizzazioni contemporanee: organizzazioni apparentemente speciali (teatri d’opera e di prosa, festival, orchestre, musei, gallerie e centri di ricerca artistica, umanistica e scientifica) possono rendere visibile – come sotto ad un microscopio – modalità di narrazione dell’agire organizzativo, di tradizione millenaria, in realtà presenti anche nelle più recenti organizzazioni che hanno scritto la storia del capitalismo industriale. Lungo questo percorso è autore di oltre 150 pubblicazioni.
“Un Castello all’Orizzonte” è con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano.
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Castello di Postignano, in Umbria, frazione del Comune di Sellano (PG), fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.
Il borgo è stato inaugurato nel giugno 2011.
HA RETTO PERFETTAMENTE E SENZA ALCUN DANNO ALLE SCOSSE DEL TERREMOTO CHE SONO AVVENUTE DA AGOSTO AD OTTOBRE 2016, GRAZIE ALLA QUALITÀ ANTISISMICA DEL RESTAURO.
E’ interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali;
nel 2014, nell’ambito del Premio ‘La Fabbrica nel Paesaggio’, ha avuto l’attestato di merito dalle Federazioni italiane ed europee dei Club e Centri per l’UNESCO “come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente ”;
nel 2016, è entrato a far parte de “I Borghi più belli d’Italia” attraverso Sellano, il suo Comune, di cui è una delle gemme più preziose;
il 6 novembre 2017, a Londra, presso il The May Fair Hotel, il Relais Castello di Postignano è stato premiato per la categoria “BEST SERVICED ACCOMMODATION” nell’ambito del prestigioso “Europe & Mediterranean Awards for Excellence 2018”, organizzato da Condé Nast Johansens.
“Castello di Postignano è l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979.
Il borgo offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un relais villaggio albergo 4 stelle – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – una caffetteria con terrazza panoramica – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca in collaborazione con l’Associazione INTRA Umbria dei libri salvati, dedicata a giardini, orti e parchi – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il Giardino delle Rose”.
La principale originalità del borgo restaurato consiste nell’unire destinazione turistica e destinazione residenziale: oltre al Relais con le sue suite, comprende una trentina di case di residenza, alcune già vendute ed altre in vendita.
INFO – PRENOTAZIONI TRATTORIA E CAMERE
0743.788911 – info@castellodipostignano.it – https://www.facebook.com/castellodipostignano