Sulla E45 si registrano i primi disagi dopo il sequestro ordinato dal Gip del viadotto Puleto. Una misura richiesta dal Procuratore di Arezzo a seguito di una perizia tecnica che aveva riscontrato un elevatissimo pericolo per la sicurezza del transito.
Gianluca Cirignoni, consigliere comunale a Citerna ed ex consigliere regionale umbro, ha ortganizzato un sit-in di protesta che si è tenuto all’uscita di Pieve Santo Stefano e che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di persone.
Per ovviare alla chiusura del viadotto Puleto, Cirignoni ha proposto una soluzione immediata che consiste nel chiedere al governo la riapertura immediata dei 5 chilometri della vecchia statale, con l’ausilio anche del Genio Militare. “Successivamente – ha dichiarato – senza perdere tempo, si passi alla sistemazione e alla messa in sicurezza della E45: non possiamo restare ancora con le strade chiuse, perchè al disagio dei residenti va ad aggiungersi il disastro economico per l’assenza delle infrastrutture”.
“Infatti – conclude Cirignoni – cominciano a quantificarsi le cifre che le aziende della Valtiberina toscana e umbra pagano al blocco della E45 dopo il sequestro del viadotto Puleto.
Domani, martedì 22, è previsto un incontro a Roma con il ministro dei tasporti Toninelli per parlare del futuro della E45.