Ieri i candidati a Rettore dell’Università degli Studi di Perugia si sono confrontati su didattica, ricerca e terza missione nell’aula magna del Rettorato. I professori Franco Cotana, Fausto Elisei, Francesco Tei, Ambrogio Santambrogio, Maurizio Oliviero e il professor Fabrizio Figorilli, le professoresse Elena Stanghèllini e Claudia Mazzeschi hanno delineato la loro idea di ateneo.
Di didattica ha parlato il professor Cotana sottolineando il valore della di interdisciplinarità.
Il professor Elisei ha immaginato “un centro della didattica” e “l’istituzione di un ufficio a Bruxelles che permetta a tutti i ricercatori di accedere ai fondi” anche se la Regione ha già un suo avampostoo in Belgio.
Il professor Figorilli, “ci vuole uno stretto collegamento con il mondo del lavoro. Ma non c’è una buona didattica, senza la ricerca che è anche tema di valutazione degli Atenei”.
La professoressa Mazzeschi ha chiesto di porre “particolare attenzione alle nuove lauree professionalizzanti e interdisciplinari”.
Il professor Oliviero ha sottolineato come “avverranno nei prossimi 20/30 anni gli Atenei italiani passeranno dagli attuali 90 a poco più di una ventina. Noi vogliamo intercettare questa sfida. La ricerca assiste la didattica e dobbiamo immaginare piattaforme tecnologiche che devono uscire dal nostro Ateneo”.
Per il professor Santambrogio “l’Ateneo deve fornire agli studenti un sapere, un saper fare e un saper essere. Ai ricercatori deve essere dato ìl solo compito di fare ricerca”.
Dalla professoressa Stanghellini il monito a “fornire agli studenti del terzo millennio i saperi integrati, capaci di intercettare i cambiamenti in atto”.