Le strutture ricettive umbre sono pronte ad accogliere il turismo di Pasqua, ma per ora i segnali non sono del tutto positivi e incoraggianti. Tutti gli operatori del settore puntano sul last minute, vale a dire sulle prenotazioni dell’ultimora.
A dirlo è Federalberghi regionale che ha raccolto i dati, su un campione di associate, sulle prenotazioni per il lungo ponte di Pasqua e 25 aprile che si presenta davvero “interessante dal punto di vista di arrivi e presenze”. Come riporta il Corriere dell’Umbria a tirare la classifica sono i territori dove è più forte la tradizionale religiosa della Pasqua, Assisi in primis. A condizionare le prenotazioni dell’ultimo minuto per un turismo prettamente italiano e individuale, è il meteo.
“Sembra che il tempo sarà bello – spiega il direttore di Federbalberghi regionale Rolando Fioriti – e quindi ci aspettiamo un aumento degli arrivi e delle presenze anche a ridosso della Pasqua”. D’altro canto si tratta di un ponte particolarmente lungo, definito il “Ferraprile” di Pasqua che comprende anche il 25 e il 1 maggio. “Sia per questo weekend che per la festa della Liberazione – aggiunge ancora Fioriti – abbiamo già buoni riscontri, un po’ meno per il 1 maggio, forse anche perché è un po’ più lontano. Per quanto riguarda il target di visitatori si parla maggiormente di individuali italiani”, “anche se – gli fa eco il presidente regionale Vincenzo Bianconi – c’è una buona presenza di stranieri. Speriamo vivamente di abbattere quel muro dei 6 milioni di visitatori l’anno che non si riesce a superare. Almeno ufficialmente visto che, on line ci risultano circa 8 mila strutture che fanno offerte di ricettività pur non essendo censite a livello regionale”. “Con questo ponte – continua il numero uno della categoria degli albergatori di Confcommercio – parte la stagione che prevede un aumento di visitatori del 13 per cento e una spesa media per turista pari a 370 euro a persona”. Anche la permanenza media sembra allungarsi e si parla addirittura di 3 giorni.
“Le zone che vanno meglio – aggiunge ancora Fioriti – sono ovviamente Assisi per la sua vocazione spirituale, ma anche Perugia e la Valnerina, almeno quella non interessata dagli eventi sismici del 2016, ma anche il Trasimeno sta intercettando i primi flussi per aprire ufficialmente la stagione”.