“L’acqua è poca e le papere non galleggiano”. Continua l’opera di sottrazione dei servizi alla cittadinanza da parte della Giunta Romizi. Costretta a fare i conti con bilanci sempre più magri ora ha pensato bene di usare la mannaia su quello che va considerato uno dei principali beni comuni, vale a dire il trasporto pubblico.
E così, senza pensarci su tanto ecco arrivare la notizia: “Meno bus per l’estate a Perugia”. Insomma sta per essere messo in atto il Piano di razionalizzazione imposto dal Comune, che oltre alla riduzione per il periodo estivo, prevede, da quest’anno, un ulteriore taglio di oltre 80.000 Km, con la conseguente diminuzione di corse in città.
“A pagare – spiega il sindacato – saranno i cittadini che usufruivano della linea H (Piazza Italia-Ferro di Cavallo), che verrà soppressa durante il periodo estivo, lasciando completamente scoperte alcune zone della città dal servizio pubblico locale. Per quanto riguarda la linea D (Casaglia-Pila), si passerà da un’attesa di 40 minuti ad una frequenza oraria di 60 minuti; la linea R (Piazza Italia- Ospedale) e la linea N (San Marco-Ponte Felcino/Ponte Valleceppi) passeranno, invece, da 30 minuti ad una frequenza di 45 minuti; infine, la linea Q (Montegrillo- Balanzano/Collestrada) passerà da 30 minuti ad una frequenza di 40 minuti”.
Il sindacato fa anche presente: “Il trasporto pubblico è essenziale per la Città e, per il bene degli utenti e dei lavoratori, va salvaguardato e migliorato. Il prossimo anno ci dovrebbe essere la gara per il Piano Regionale dei Trasporti: quale servizio vogliamo offrire ad una città turistica ed Universitaria come Perugia?”.
Sulla questione da registrare l’interrogazione avanzata dalla consigliera Emanuela Mori, con la quale l’esponente del Pd mira a chiedere delucidazioni alla giunta sui motivi e i criteri adottati per arrivare a tali riduzioni. Tagli che, inevitabilmente, arrecheranno disagi a tutti i cittadini e anche ai turisti.