Attraverso un comunicato stampa i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari di M5S,in relazione alla conferenza stampa indetta dalla presidente su sanitopoli , hanno dichiarato il loro totale dissenso.
Ad avviso dei due politici umbri le ultime intercettazioni della sconvolgente inchiesta sulla Sanità umbra gettano una luce sempre più inquietante su quel che i PM definiscono senza mezzi termini un “contesto criminale che appare radicato da tempo, con meccanismi iperclientelari”.
Eppure, appena lo scorso sabato 13 aprile, la presidente Marini, pluri-indagata per gravi reati contro la P.A., senza rispondere ad alcuna domanda aveva negato in conferenza stampa ogni coinvolgimento, addirittura paventando querele.
I giornali però continuano a riportare allarmanti notizie, secondo cui la stessa Marini avrebbe ricevuto le domande dal direttore Duca, chiedendogli perfino “Tu ce l’hai tutte?”
Riferendosi ad un articolo apparso sul Corsera precisa che il giornalista, Giovanni Bianconi scrive “Nel concorso per cui è indagata la presidente della Regione Catiuscia Marini, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno ascoltato in diretta l’incontro in cui la governatrice avrebbe ricevuto le domande per l’esame da recapitare alla sua candidata (circostanza che lei nega). «Tu ce l’hai tutte?» chiede la presidente, e Duca spiega: «Ci sono tre prove. La prima sarà la più selettiva, quindi è naturale che se non ci attrezziamo…». Poi si parla di una busta…“
La presidente Marini chiarisca immediatamente quanto registrato dal trojan o si presenti dimissionaria in Aula, quale preciso dovere verso l’Assemblea e i cittadini tutti.
La “presunzione di non colpevolezza” non può essere banalizzata e strumentalizzata, ignorando vieppiù una realtà politico-istituzionale ampiamente al collasso.
Il M5S ha già pronta una mozione di sfiducia, ma riteniamo assolutamente imprescindibile che dalla Marini arrivi un gesto chiaro e irreversibile rispetto all’enorme danno direttamente o indirettamente recato al prestigio delle Istituzioni, ma inferto anche alla sicurezza percepita del sistema sanitario.
Si assuma un contegno finalmente consono, uscendo in punta di piedi, tutelando in tal modo l’interesse pubblico, nonché le aspirazioni e i sogni dei tantissimi esclusi dall’illegale ‘sistema’ esistente.