Di Alberto Laganà – Dopo l’assessore Barberini anche Bocci si è fatto da parte, si è dimesso da segretario regionale del Pd e ha restituito la tessera del partito. Ma politicamente non basta per placare la rabbia di iscritti e simpatizzanti del Pd perché restano ancora molte persone a livelli apicali compromesse che da tempo sono nel mirino di chi vuole fare veramente pulizia nella casa dei Democratici.
Nomi che sono sulla bocca di tutti da decenni e che tutti conoscono ma che solo nuovi dirigenti possono avere il coraggio di pensionare. Abbiamo molti dubbi che sia il nuovo segretario regionale Verini a portare avanti questa operazione. Come va messa da parte la Marini cacciata a furor di popolo quando era sindaco di Todi dai suoi stessi cittadini. E’ tempo di avere coraggio.
Solo nuove figure emerse nelle ultime consultazioni elettorali amministrative potrebbero dare nuova linfa ad un partito che sta assistendo ad una Caporetto che solo qualche mese fa era inimmaginabile
Ma torniamo al terremoto della sanità umbra: Emilio Duca direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, finito agli arresti domiciliari, si è dimesso; Walter Orlandi è stato rimosso dalla Direzione regionale della Sanità e la Giunta ha anche sospeso e revocato gli atti per la definizione della rosa dei nominativi per gli incarichi di direzione generale delle Aziende sanitarie e ospedaliere.
La governatrice Catiuscia Marini pensa di rifarsi una verginità politica ed amministrativa il rimpasto dei direttori: la direzione Salute, welfare, sviluppo economico, istruzione, università, diritto allo studio è stata affidata a Luigi Rossetti; quella su Programmazione e Affari europei è stata affidata a Orlandi; Organizzazione e risorse umane, finanziarie e strumentali, affari generali e rapporti con il Governo a Caporizzi. Confermati nelle rispettive direzioni Alfiero Moretti, (Governo del territorio, infrastrutture e protezione civile) e Ciro Becchetti alla direzione Agricoltura.
La Giunta “ha dato mandato all’assessore Bartolini di sospendere gli atti assunti dall’Esecutivo relativi alla presa d’atto dei lavori delle Commissioni predisposte per la definizione della rosa dei nominativi per gli incarichi di direzione generale, nonché dell’elenco degli idonei per gli incarichi di direzione sanitaria e amministrativa nelle Aziende.”
Più che altro ci sono state delle rotazioni di incarichi, ma nessuno pensa che basti per scardinare un sistema così fortemente radicato. Se non si usa il bisturi si riprodurranno delle metastasi ed allora si sarà solo perso del tempo prezioso nel partito un tempo della sinistra.