Rudy Guede, che nel carcere di Viterbo sta scontando una condanna a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007, potrebbe chiedere di essere ammesso alla semilibertà entro la fine di quest’anno
Lo ha appreso l’ANSA da uno dei suoi legali, l’avvocato Fabrizio Ballarini, che sta già lavorando per predisporre l’istanza.
Condannato con il rito abbreviato, attualmente il suo fine pena è previsto nei primi mesi del 2022.
Le indagini appurarono che l’ultima persona che aveva visto in vita la vittima era l’ivoriano Rudy Guede, il quale la mattina del 2 novembre si era già reso latitante, che il disordine nella stanza dell’amica Romanelli era frutto di messinscena, che sulla scena erano presenti tracce successivamente assegnate a Rudy Guede. Guede venne catturato in Germania il 20 novembre 2007.
Del delitto sono stati accusati e processati Rudy Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Guede scelse il rito abbreviato e venne condannato definitivamente a sedici anni di carcere, la Knox e Sollecito scelsero il rito ordinario e dopo un processo di primo grado, due di secondo grado e due in cassazione sono stati assolti definitivamente.
Le sentenze definitive vedono Rudy Guede colpevole di avere concorso con due persone ignote (un maschio e una femmina) all’uccisione di Meredith Kercher.
L’ivoriano ha già usufruito di numerosi permessi premio grazie ai quali è anche tornato a Perugia ospite di una sua ex maestra delle elementari. Durante la detenzione si è laureato ed è stato poi ammesso al lavoro esterno. E’ impegnato in un tirocinio presso una biblioteca.
In carcere è rinchiuso in una cella del reparto semiliberi con altri detenuti comuni e non più nella sezione riservata a chi è stato condannato per le violenze sessuali.