Di tutto un po’ fra l’immondizia, anche e sovente, vi si trovano i rifiuti speciali, buttati lì, abbandonati in grande quantità e con frequenza, anche in aree urbane e non soltanto in luoghi isolati e nascosti.
A denunciare la situazione è l’ingegner Massimo Pera, dirigente di Gesenu, che parla di un fenomeno sempre più diffuso. «Ogni settimana individuiamo in media quattro o cinque discariche abusive – spiega alla Nazione – dove troviamo i rifiuti tradizionali, come vecchi televisori e divani, ma soprattutto materiali provenienti da lavorazioni edili. Rifiuti soggetti a precise regole di smaltimento che, invece, vengono gettati ovunque».
Uno degli ultimi episodi risale ad alcuni mesi fa, quando in via Innamorati, in centro e poco distante dalla scuola, qualcuno si è sbarazzato di interi pannelli in cartongesso. «Il problema – continua Pera – è che gli autori di questi gesti sono difficili da individuare. Pertanto abbiamo deciso di potenziare il sistema dei controlli, con videosorveglianza e foto-trappole. A Bastia, ad esempio, di foto-trappole ce ne sono già cinque. Da giugno partiremo anche a Perugia, dove sono previste anche due nuove guardie ecologiche, che andranno ad incrementare l’organico già esistente». Gli sforzi per stanare i trasgressori e arginare un malcostume odioso, oltre che dannoso per l’ambiente e la sicurezza della persone, sono continui.