Dunque si va verso il reddito di cittadinanza. Si stima che in Umbria sarebbero almeno 2.500 le famiglie che potranno usufruirne. Ma il numero potrebbe raddoppiare, o addirittura salire fino a diecimila nuclei e riguardare 50mila persone. Queste le stime del Governo che si possono ricavare dall’Osservatorio statistico dell’Inps riferito a coloro che attualmente percepiscono il Reddito di Inclusione (“ReI”) e a quelli che beneficiano invece del Sostegno per l’inclusione attiva che non si è ancora trasformato in “ReI”.
Come riferimento base si ragiona su un Isee di 9.360 euro per i nuclei composti di una sola persona, In Umbria le famiglie sono 385.209 e la soglia di povertà assoluta è pari a circa il 5%. Ciò significa che i nuclei familiari umbri potrebbero essere almeno il doppio di quelli del “ReI”. Questione ancora controversa in verità, visto che non sono chiare nello specifico le misure che verranno prese.
L’avvio del reddito di cittadinanza è fissato per metà marzo. Prima però bisognerà completare la riforma dei Centri per l’impiego che costerà circa due miliardi dei dieci stanziati per il reddito di cittadinanza.