Circa mezzo milione di euro non riscossi, verbali sequestrati dalla Guardia di Finanza, due inchieste delle Magistrature in corso – una della Procura della Repubblica e l’altra della Corte dei Conti – per assenteismo, sottrazione di documenti e peculato, andando indietro fino a otto anni di multe: ma alla Provincia di Perugia cosa accade? Perché tutto tace?
Sarebbe normale assumere rigorosi provvedimenti, visti gli alti incarichi occupati dagli interessati e i conseguenti stipendi percepiti, peraltro apparentemente impossibili da conoscere attraverso il portale dell’amministrazione “trasparente”.
Oltre alle somme non recuperate, si sarebbero volatilizzati anche parte dei pagamenti impropriamente effettuati in contanti da alcuni cittadini.
Come è possibile che l’Amministrazione provinciale aspetti il corso degli eventi, cioè i provvedimenti della Magistratura, per decidere prudenzialmente qualcosa? Fu mai avviata un’indagine interna? E a cosa avrebbe portato, di grazia?
Se è vero che somme ingenti – circa mezzo milione di euro – dovevano essere incassate dalla Provincia e questo non avvenne, perché nessuno si muove nemmeno oggi, mentre si pretendono sacrifici dai cittadini e si sono dimezzati i servizi?
Dalla Provincia attendiamo gesti molto netti sin dalle prossime ore
Andrea Liberati – M5S Regione Umbria