Fra un po’ si andrà al rinnovo della carica di presidente della Provincia di Perugia.
L’attuale incaricato Nando Mismetti ha firmato il decreto che indice l’elezione del suo successore. L’appuntamento sarà a Umbriafiere, e il decreto Milleproroghe ha fissato il rinnovo per il 31 ottobre. Le candidature vanno presentate entro il 10 ottobre. I papabili sono sindaci che abbiano almeno 12 mesi di mandato ancora da espletare (mentre l’Upi aveva chiesto che potessero correre i sindaci “in carica”).
A fronte di questo “vuoto” da riempire Centrosinistra e Centrodestra sono entrati in fibrillazione, mentre i cinquestelle, come da tradizione, di certo snobberanno l’appuntamento (“per noi le Province sono davvero abolite”, è il refrain).
La conquista dell’ente diventato di secondo livello con la legge Delrio è una partita che non chiama in causa i cittadini, ma sindaci e consiglieri, muniti di schede dal diverso colore, cioè dal diverso peso (il voto è ponderato in relazione alla popolazione del comune). Ma lo scranno di piazza Italia è una sfida sentita.
A proposito sul Corriere dell’Umbria si legge quanto segue: “Una grande opportunità nella storia del centrodestra”, dice la coordinatrice provinciale di Forza Italia Laura Buco. “Possiamo dimostrare ancora, prima della tornata 2019, che uniti vinciamo”. Quindi, scavallata la convention nazionale di Fiuggi, ha intenzione di convocare “una riunione tra tutti gli eletti in provincia e i nostri sindaci”, e di imbastire il tavolo per la scelta del candidato partendo dalla classica formazione Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia. Virginio Caparvi, segretario provinciale della Lega, è sulla stessa lunghezza: “Non credo ci saranno problemi a trovare una quadra, lavoriamo anche per portare al voto i civici che nessuno è stato capace di coinvolgere”.
I sindaci di Umbertide, Luca Carizia, e Spoleto, Umberto De Augustinis, hanno forte appeal, ma nessuno sui nomi si sbilancia. Neppure sul fronte opposto. Il segretario provinciale del Pd Leonardo Miccioni considera spendibili tutti gli amministratori, inclusi quelli eletti con liste civiche come Stefania Proietti ad Assisi. Sindaci e capigruppo Pd sono stati chiamati a un primo confronto. “Terremo conto delle disponibilità e della proposta che si vuole portare avanti”, dice Miccioni. Si punta a stabilire “l’azione politica da sviluppare” e a un nome capace di aggregare. Il sindaco socialista tifernate Luciano Bacchetta potrebbe essere utile per riequilibrare i rapporti del centrosinistra. A ieri, però, pezzi da novanta del suo partito non avevano percepito una sua disponibilità. C’è poi da considerare che il Trasimeno aveva digerito male l’elezione di Mismetti: un sindaco del lago è ben visto a capo di un ente che si occupa di navigazione. Chissà se si guarderà verso Passignano.