Audizione nella terza commissione del Consiglio regionale del commissario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis, del direttore sanitario Luca Lavazza e del direttore amministrativo Matteo Sammartino.
Il bilancio dell’Azienda Ospedaliera si è chiuso con un attivo superiore ai 3 milioni di euro ma il Collegio dei revisori ha reso nota qualche ‘criticità in riferimento all’iscrizione a bilancio di alcuni crediti presumibilmente inesigibili, comunque coperti dal fondo di garanzia.’
Sarà rivisto l’eccessivo ricorso a proroghe nei contratti di fornitura che hanno dato origine ad episodi di corruzione e di voto di scambio.
“Per quanto riguarda l’organizzazione – ha detto Onnis – ci dovremmo muovere nel provare a gestire in maniera equilibrata le due dimensioni della gestione della salute: un buon governo della domanda e, di riflesso, una buona offerta. Non è un discorso filosofico ma scaturisce dalla constatazione che i tempi di attesa del pronto soccorso sono influenzati dalla enorme quantità di domanda da codice bianco e verde. Veniamo da un incontro con il direttore della Asl 1 dove si è ragionato sull’opportunità di sottoscrivere subito un accordo per la fruizione reciproca dei servizi di cui hanno necessità le varie aziende. Puntiamo a un rapporto stretto tra Asl e ospedale e su nuovi assetti per Umbria Salute. Cerchiamo soluzioni sulla base della massima cooperazione. Pensiamo a un progetto di collaborazione per gestire la domanda al meglio evitando ricoveri inappropriati.
Ci sono margini di miglioramento per quanto riguarda gli orari e l’utilizzo degli spazi. Alcune zone dell’ospedale sono affollatissime al mattino e deserte nelle ore pomeridiane. L’ampliamento dei tempi di offerta per creare minore attesa ai cittadini. Stiamo facendo il giro delle diverse strutture cercando di capire come funziona l’azienda per poter migliorare i servizi. Dobbiamo portare a compimento l’integrazione dei Dipartimenti. Stiamo anche cercando di mettere in piedi un sistema di comunicazione e di interazioni con il Ministero e con Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ndr) e avremo altri incontri anche in questa settimana”.