Chiuse le indagini per l’infermiera “infedele”.
L’ex operatrice socio sanitaria è stata accusata di svariati furti all’interno dell’azienda ospedaliera di Perugia dove lavorava da svariati anni.
Svariate sono state le rapine ai danni dei colleghi avvenute dal primo marzo 2016 quando, secondo l’accusa, avrebbe sottratto il portafogli ad un collega all’interno dello spogliatoio del nosocomio, sottraendoli la somma di 150 euro, oltre che il bancomat, carte di credito, e documenti personali.
Da lì si sono susseguiti una lunga serie di episodi che hanno fatto scattare varie denunce all’interno dell’ospedale.
Per l’indagata il giudice Alberto Avenoso, aveva disposto la sospensione dell’esercizio pubblico per circa un mese ma la donna si è sempre dichiarata estranea ai fatti.