Italia Nostra si oppone con tutte le sue forze alla costruzione del nuovo paventato Studentato nell’area di San Bevignate a Perugia, che il Tar dell’Umbria ha di fatto autorizzato.
L’associazione annuncia che, se necessario, ricorrerà anche “alla disobbedienza civile” per opporsi all’opera che, ricorda Italia Nostra, è stata riconosciuta come inutile anche dall’assessore regionale Bartolini, dal rettore Moriconi e dal sindaco Romizi, vista l’imminente realizzazione di un altro studentato a Monteluce.
Italia Nostra auspica che il ministero dei Beni culturali adisca prontamente il Consiglio di Stato e che il Comune lo affianchi e chiede altresì al Comune di “rimediare l’incredibile variante ‘ad personam’ del 2007, riportando l’area alla destinazione d’uso agricola che sempre ebbe, perfino durante il boom economico-edilizio del dopoguerra, con ciò ripristinando la propria potestà e autonomia in materia urbanistica che certo non può venir meno a semplice richiesta di un qualsiasi ente sub-regionale”. Alla Regione Italia Nostra rivolge l’invio “a non pascersi di sola legittimità dei propri atti, bensì di considerare quanto il suo parere paesaggistico favorevole allo studentato mina la legittimazione della sua propria esistenza“. E punta l’incide contro “tale personaggio” da salvare.
Poi, l’annuncio dell’opposizione a oltranza all’opera: “Italia Nostra farà di tutto per impedire questo ennesimo scempio del patrimonio storico e paesaggistico della nazione, fino alla disobbedienza civile”.