Scontro al vertice in quel che rimane del Pd in Umbria. A contendersi la guida sono praticamente rimasti in due: da una parte l’onorevole Verini che dice di essere disponibile a candidarsi come segretario del partito democratico dell’Umbria, dall’altra Marco Vinicio Guasticchi, che vuole provare a dare un senso al Pd umbro ma senza rinunciare anche alla candidatura alle Regionali 2020.
E così se Verini afferma, senza fare nomi, di essere invocato da molti sindaci e amministratori alla guida del Pd, anche Guasticchi dice di essere praticamente sospinto dal popolo Pd, ma quello dal basso, quello che non è stato ascoltato: “Non da sindaci e amministratori, ma dalle tante persone che incontro e che mi danno la forza e mi sollecitano a impegnarmi in prima persona in questa ardua prova”.
Staremo a vedere come andrà a finire, ma la sensazione è che tutto il popolo della sinistra stia vivendo un momento difficilissimo, ancora provato da uno stato di totale confusione per lo schok subino nelle ultime elezioni che hanno decimato il partito e compromesso alle radici la forza per una rinascita sicura.
Di certo il Pd ha bisogno di fare ordine, ricostruire la sua storia e dunque di poter affidarsi a uomini capaci di prenderne per mano le briglie sciolte per provare a tagliare nuovi traguardi e nuove mete.