Giuliana Grego Bolli è stata eletta rettore dell’Università per Stranieri Perugia. Con 45 voti ha sconfitto al ballottaggio Enrico Terrinoni (che ne ha presi 31). Sarà in carica dal primo novembre, succedendo a Giovanni Paciullo, e guiderà lo storico ateneo di Perugia fino al 2021.
La professoressa Grego Bolli, docente di Glottodidattica e Linguistica, sarà l’undicesimo rettore di palazzo Gallenga. Nata a Città di Castello nel 1952 la professoressa Grego Bolli, laureata cum laude all’università di Perugia nel 1976, è professore ordinario alla Stranieri, titolare dell’insegnamento di Language Testing al corso di laurea magistrale Itas (Italiano a Stranieri). Responsabile del centro di valutazione per la certificazione linguistica, dal 2007 è membro del senato accademico dell’Università per Stranieri. È stata membro del programme board del surveylang de dello standing committee dell’associazione di testing linguistico. Dal 2015 è membro del comitato scientifico Uni-Italia e dal 2016 prorettore vicario della Stranieri, oltre che delegata del rettore Paciullo per la didattica dei corsi di lingua e cultura italiana e all’internazionalizzazione.
Il bilancio di previsione 2018 parla di un passivo che sfiora i 950mila euro. Per risalire la china, il nuovo rettore propone di puntare fortemente sulla internazionalizzazione della Stranieri, che però deve andare di pari passo con il radicamento sul territorio, per fare in modo che Palazzo Gallenga si apra sempre più alla città di Perugia, partendo dalla positiva esperienza di Umbria Academy.
I punti del programma: rilancio dell’offerta formativa, comunicare in modo più immediato ed efficace l’attrattività dell’ateneo, creare sinergie e collaborazioni con il territorio. C’è l’idea di costituire un gruppo di lavoro per avviare un processo di rimodulazione dei corsi di laurea e i corsi di lingua, puntando sulla specializzazione dell’offerta in ambiti formativi storicamente peculiari per l’ateneo perugino. Da non trascurare le iniziative post laurea, settore di primaria importanza, «determinante per promuovere una visione identitaria, organica e coerente dell’offerta formativa nel suo complesso, orientata in senso ancora più specializzante, sia in termini di approfondimento scientifico che di competenze professionalizzanti».