Il capogruppo in Regione Umbria del Pd Chiacchieroni critica il segretario Zingaretti che in tv si è dichiarato contro il giustizialismo di partito nella vicenda che vede coinvolto il presidente della Calabria Oliviero, quando invece in Umbria la Marini è solo indagata e quindi non doveva dimettersi. “Un partito non può usare due pesi e due misure. Se ha una linea politica quella deve essere uguale per tutti. Altrimenti non è la linea politica, è un’altra cosa”. Il segretario nazionale riafferma che “ci si difende nei processi e non dai processi. Per la politica – ha aggiunto il segretario del Pd – si apre però il tema di individuare anticorpi per selezionare la classe dirigente”.
Affermazioni che non sono piaciute a Chiacchieroni e agli altri consiglieri del Pd umbri che sono alle prese con le dimissioni della presidente Marini. “Ho saputo delle dichiarazioni di Zingaretti attraverso un messaggio che mi è stato mandato. Ora ne dovremo discutere insieme agli altri. Un avviso di garanzia non è un atto di colpevolezza, né tanto meno una condanna. Quindi la presidente Marini è stata avvisata che si stanno facendo indagine che la riguardano. Lei ha poi fatto una scelta politica che noi rispettiamo ma un cittadino che ha ricevuto un avviso di garanzia può, secondo noi, continuare a esercitare un’azione di governo e pubblico ufficiale”. Insomma il Pd umbro vede un attacco all’ala renziana del partito, quindi una lotta interna a scapito dell’Umbria.