Davanti alla Corte dei Conti si è discusso il giudizio contabile contro la Italian Hospitality brand srl – ora fallita – già gestore della struttura “Hotel Perusia & la Villa” che secondo il rapporto della Guardia di Finanza – avrebbe omesso di versare la tassa di soggiorno per un anno e mezzo.
E’ stato proprio Palazzo dei Priori attraverso l’Unità operativa a rilevare che la Italian hospitality non aveva presentato le dichiarazioni trimestrali. Da lì la chiamata al Gruppo di Perugia della Guardia di Finanza che nel settembre del 2016 aveva svolto un controllo presso la struttura. Si è scoperto che per il 2015 l’imposta riscossa dagli ospiti non versata era pari a oltre 43 mila euro, mentre nel 2016 (fino a giugno) l’evasione era di quasi 17mila euro.
Quando nel 2017 la Corte dei Conti ha contestato alla società il mancato versamento nessuno aveva ribattuto e, quasi contestualmente, il presidente della Sezione aveva adottato un provvedimento di sequestro conservativo con riferimento alle quote sociali e ai rapporti bancari/postali. Nei mesi scorsi è scattato l’atto di citazione. Nel frattempo la società è fallita. Ma in atto ci sarebbero altre verifiche. Nei mesi scorsi l’accertamento del Comune ha stanato altre 56 strutture ricettive – per un totale di 33mila euro – che non avrebbero pagato l’imposta. Gli atti sono finiti sia alla Corte dei Conti che alla procura di Penigia per l’ipotesi di peculato e dunque altri accertamenti sono in corso da parte della Guardia di Finanza.