Mentre l’Anas dice sì al possibile raddoppio della rampa di Ponte San Giovanni, come ricorda il Corriere dell’Umbria, tratti poco lontani dalla E45 sono nel degrado e non vengono utilizzati anche per migliorare la viabilità. A segnalare la “confusione e la mancanza di un piano complessivo”, è la Federconsumatori.
“C’è tutta l’area ex pastificio Pasta Ponte – spiega il presidente dell’associazione – che è completamente abbandonata. Metri cubi di spazio, destinati nell’intenzione a realizzare nuovi insediamenti mentre poco lontano abbiamo la E45 sempre intasata. Basta poco e tutta la viabilità è bloccata. Ciò anche a causa dell’abbandono del progetto del Nodo di Perugia”.
“E qui a Ponte San Giovanni – aggiunge ancora il presidente – si è pensato solo a costruire nuovi palazzi come quelli dell’area ex De Megni che poi, a causa delle note vicende giudiziarie, sono rimasti lettera morta”. Insomma, secondo la Federconsumatori si è continuato a consumare suolo per costruire palazzine senza avere “una progettualità complessiva che tenesse conto del problema del traffico e della fattibilità ambientale, considerando che ci sono aree come quella dell’ex Pastificio Ponte rimaste nel più totale abbandono”.
In realtà anche Angelo Colussi, a cui fa capo l’area attraverso un’azienda controllata, avrebbe voluto una soluzione diversa per la stessa. “Quando l’abbiamo acquistata, circa 15 anni fa, avevamo grandi progetti. Ci hanno fatto buttare giù una parte del vecchio stabilimento perché così diventava tutto più appetibile”. “La nostra intenzione – aggiunge il patron dell’azienda di Petrignano – era realizzarci il nostro centro direzionale che significava riqualificazione di tutta la zona e creazione di nuovi posti di lavoro. Invece non è stato possibile e quindi l’eventuale possibilità di vendere è caduta nel vuoto”. “Un imprenditore – conclude Colussi – compra un immobile per realizzarci qualcosa, non certo per lasciarlo abbandonato”.