Tredici persone sono state rinviate a giudizio dal gup Piercarlo Frabotta, con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture. Per loro il processo dinanzi al tribunale di Perugia inizierà il 12 settembre 2019. L’inchiesta ha preso il via nel 2016 scattata in seguito agli esposti di alcuni genitori dei bambini che si lamentavano per il cibo fornito ai loro figli alla mensa della scuola. Di lì le verifiche svolte dai carabinieri del Nas.
E così è risultato che sul piatto finiva pollo con frammenti ossei, pesce con lische, fette di prosciutto cotto e frittata “contaminati dai batteri”. In più si parla di scarse quantità di cibo fornite ai ragazzini dell’asilo e anche di yougurt e pane con la muffa.
Nel mirino erano finiti i legali rappresentanti delle società che fornivano i pasti: il presidente del Cda della All Food Srl, i legali rappresentanti della Cir Food, il numero uno della Elior Ristorazione Spa e il vertice del Consorzio Abn, raggruppamento aggiudicatario della gara di appalto del servizio di mensa scolastico del Comune di Perugia e pure una cuoca.
Il giudice ha anche accolto la richiesta di parte civile avanzata dall’associazione genitori Scuole infanzia Italo Calvino-Leonardo Da Vinci e Primaria Giovanni Cena, Cittadinanza Attiva, Unione nazionale consumatori Umbria (rappresentata dall’avvocato Alessandra Bircolotti), Associazione dei genitori Scuola infanzia Gandhi (avvocato Beatrice Ronchetti), Associazione Scuola infanzia La Fonte (avvocato Fabrizio Schettini), Associazione dei genitori Scuola dell’infanzia Castel del Piano Sud, Castel del Piano Nord, Pila, Mugnano e Fontignano.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Vesi, Giorgio Biancifiori, Carlo Orlando, Melissa Cogliandro e Angela Francardi.