Lunedì 22 ottobre ha preso il via il porta a porta nella zona 2 di Perugia: Madonna Alta, via Settevalli e Ferro di cavallo.
Ma con l’arrivo della raccolta porta a porta, giungono anche le prime proteste. Alcuni quartieri cominciano a manifestare disagio per la presenza esagerata dei bidoni della spazzatura, che a detta di molti, rubano spazio alle già risicate aree destinate alla sosta non a pagamento. Proteste arrivano da Madonna Alta, Ferro di Cavallo, via Settevalli.
Alcuni residenti lamentano che nel capoluogo molti punti di raccolta emanano cattivo odore. Che diventa insopportabile quando i cassonetti sono posti sotto le finestre delle abitazioni.
E così dopo i primi giorni dall’introduzione del porta a porta arrivano, insieme ai segnali positivi, anche le contestazioni. Molte le segnalazioni sul gruppo facebook, dove soprattutto si sottolinea che in alcuni punti della città vengono lasciati sacchetti sparsi, e che l’informazione non è arrivata a tutti i residenti.
C’è chi punta il dito sugli animali randagi. L’odore della spazzatura spesso è forte e dunque si accentuano problemi già esistenti come quello dei topi.
Ma i problemi non finiscono qua. «Le informazioni consegnate sono ambigue. C’è scritto che i gusci di cozze e vongole devono essere gettati nell’organico ma non è così. Le bombolette spray e i tubetti puliti nel multimateriale. Ma come possiamo pulire quelli del dentifricio e della maionese? A nostro avviso – afferma la residente Eva Carelli – avrebbero dovuto svolgere una maggiore sensibilizzazione delle persone, renderle più consapevoli e fare una raccolta differenziata con i bidoni lungo le strade. Così si spreca tempo e benzina. I furgoni passano più volte al giorno e noi viviamo in funzione della spazzatura».