Gli agricoltori di Castelluccio, domenica 19 marzo, manifesteranno a Norcia per (tentare di) salvare la fioritura sull’altopiano. La decisione è stata presa dopo l’annuncio della Regione dell’Umbria di riaprire la strada che porta a Castelluccio passando per Arquata del Tronto. La Regione, entro la prossima settimana, dovrebbe installare sull’altopiano tre moduli per il rimessaggio dei mezzi, evitando così agli agricoltori di riportarli a valle ogni sera. “Con i trattori e gli aratri necessari per la semina (come riportiamo in altro articolo sulla vicenda.ndr ) ci vogliono quasi 4 ore a raggiungere il Pian Grande passando per Arquata. Non è pensabile- dicono gli agricooltori di Castelluccio – fare la semina passando per quella strada, perché dovremmo fare almeno 8 viaggi da e per Norcia. Oltre ai trattori e agli aratri dobbiamo portare a Castelluccio le seminatrici, i rulli e il seme. Anche i moduli per il rimessaggio non sono una valida soluzione. Se non è possibile aprire la strada provinciale 477 in tempi brevi, chiediamo almeno la riapertura della vecchia strada che passa per Forca Canapine. C’è solo da mettere in sicurezza una galleria. Passando per Forca ci metteremmo poco più di un’ora anche con i mezzi pesanti”, ha dichiarato il presidente della Proloco di Castelluccio Diego Pignatelli. Domenica mattina, alle 9,30, almeno trenta trattori, accompagnati dagli ex residenti che hanno dovuto lasciare Castelluccio dopo i terremoti del 24 agosto e 30 ottobre, manifesteranno pacificamente intorno alle mura di Norcia. “Ci devono ascoltare. La Regione e comune di Norcia non possono continuare a prendere decisioni senza consultarci. La fioritura così rischia di saltare e sarebbe una grande perdita per l’Umbria. L’anno scorso 250mila persone hanno raggiunto Castelluccio per assistere a questo spettacolo”, ha concluso Pignatelli