“Architetture cromatiche di luoghi interiori” è la mostra di Ferruccio Ramadori allestita alla SOMS di Mugnano, a cura di Andrea Baffoni e Rita Castiglia. La personale, bellissima e tutta da ammirare, rientra tra le mostre ufficiali della manifestazione “In..contriamoci a Mugnano” dal 22 giugno al 1 luglio. Orario in cui è possibile visitare la mostra: tutti i giorni della manifestazione delle 17 alle 23.
Una galleria di immagini gioiose. Opere vive, che illuminano gli spazi. Del resto Ferruccio ha la qualità straordinaria di catturare la luce e di saperla porgere come un dono. Una vita la sua “illuminata”. Un percorso dove convive in maniera armoniosa la cultura, la fantasia, la creatività.
Laureato in Sociologia, accademico di merito della Vannucci, che frequentò anche come studente, Ramadori vanta centinaia di mostre tenute in Italia e in Europa.
Scrive in catalogo il curatore Andrea Baffoni: “Non si può vivere dentro un dipinto, ma un dipinto può indicare la strada per vivere”. La compresenza di frasi, lettere e numeri conferisce al lavoro di Ramadori una inconsueta forza polisemica, ricca di dissolvenze e suggestioni: dall’approccio visivo a quello uditivo, con la presenza del pentagramma, metafora del linguaggio universale della musica.
L’opera di Ramadori riassume e prefigura l’avventura esistenziale, declinata attraverso la metafora del cantiere, un work in progress che gli deriva dalla sua profonda cultura esoterica, volta alla costruzione morale dell’uomo. Che non è mai fatta una volta per tutte, ma necessita di un costante ridiscutersi e mettersi alla prova.
Ieri, domenica 24 giugno, la presentazione con i curatori Andrea Baffoni e Rita Castiglia.