(A.L.) – A volte ritornano. E’ una sorta di ‘amarcord’ della vita politica eugubina il ritorno di un candidato storico della città come Orfeo Goracci, con alle spalle due sindacature ma anche procedimenti penali che ancora non si sono conclusi.
Ora è da vedere se gli elettori sceglieranno ‘l’usato sicuro’, come recitano alcune case automobilistiche, o si affideranno a nuovi soggetti politici.
E così nella sala del Crico’s a Cipolleto è andato in scena un revival di tempi passati, con professioni di fede nei confronti del comunismo duro e puro e con orgoglio Goracci ha affermato: “sono un comunista senza casa a Bruxelles”.
Così fiancheggiato da due liste civiche, come ormai va di moda, “Gubbio Rinasce Libera” e “Giovani Territorio Ambiente” tenta di nuovo la scalata al potere locale.
Anche i cavalli di battaglia sono sempre gli stessi come sull’ambiente: “Il mio è un no totale all’incenerimento dei rifiuti nei cementifici. Se servirà mi sdraierò davanti all’ingresso”. “No secco anche alle centrali a biomasse, Gubbio con me non diventerà mai l’immondezzificio dell’Umbria”.
E poi continua: “La nostra proposta è l’unica veramente civica. Non è civico Stirati che ha voluto un “accordicchio” con un Pd annacquato e senza simbolo. Nemmeno Presciutti Cinti del centrodestra e Rughi di 5 stelle che hanno chiesto il sostegno regionale e nazionale”.
E infine un appello al voto disgiunto: “Si può votare un candidato di una lista, ma fare la croce su un candidato a sindaco di un altro schieramento”.
Vedremo se ci sarà la zampata del vecchio leone di Gubbio.