Un’intera vita di inferno. Botte, insulti, umiliazioni, prevaricazioni. Anche nei confronti del figlio. E poi quell’ultima frase che potrebbe aver trasformato l’amarezza in rabbia e armato la mano di una donna anziana e mite: «Quando mi sveglio ti ripiglio per il collo». Maria Grazia Fioriti, 76 anni, la “Graziella delle Poste” ha raccolto tutto il coraggio di 50 anni di abusi per afferrare un coltellaccio da cucina e massacrare il marito Enzo Angeloni Bei, 79 anni mentre dormiva. Fendenti al collo, al torace. Fino a vederselo morire davanti in un lago di sangue.
Davanti al pubblico ministero Manuela Comodi, titolare dell’indagine sull’omicidio di Gubbio, Maria Grazia Fioriti, 76 anni, ricorda l’ultima frase del marito: “Quando mi sveglio ti ripiglio per il collo”.
Ed ha spiegato così le ragioni di quel gesto inaspettato. Ma ha anche ricordato le botte presea nche quando era incinta, le vessazioni di ogni tipo, costretta a subire per amore della famiglia.
Il giudice le ha chiesto perché non lo avesse lasciato prima quell’uomo-padrone che assisteva anche nella malattia.
Un tempo si subiva in silenzio ora non più.
Ora è indagata per omicidio volontario ma il pm non ha assunto alcun provvedimento restrittivo nei suoi confronti poichè non vi sono esigenze cautelari e la custodia cautelare in carcere per gli ultrasettantenni raramente viene attuata.